28 Nov
28Nov

La città incantata è un film diretto da Hayao Miyazaki, vincitore come miglior film di animazione ai premi Oscar del 2002.
Questo film ha numerose chiave di lettura, non tutte evidenti e di facile comprensione.
Tra di queste possiamo sicuramente aggiungere il tema della schiavitù.
Yubaba, la strega per la quale lavorerà la protagonista del racconto Cihiro, toglie ai suoi dipendenti la cosa più importante che possiedono: il nome.
E cos'è il nome se non ciò che ci distingue dagli altri, ciò che ci rende unici, parte integrante della nostra cultura?
La perdita di esso corrisponde necessariamente ad una perdita di quella libertà che ogni uomo dovrebbe possedere dalla nascita fino alla morte.
Ed è per questo che ricordiamo questo film, in una settimana in cui parliamo di schiavitù. Per ricordarci come ogni essere umano è unico e irripetibile e questo deve essere evidente e compreso da tutti. L'uomo non è un animale da sola, non va depersonalizzato e portato alla stregua di un macchinario, ma deve essere esaltato per le sue qualità peculiari, ora come sempre.

"Chihiro: Chihiro... è il mio nome, vero?
Haku [annuisce]: È così che Yubaba ti controlla, rubandoti il nome. Perciò non perdere il bigliettino, nascondilo, e finché sarai qui fatti chiamare Sen.
Chihiro: Non dimenticherei il mio nome, è lei che l'ha rubato.
Haku: Se te lo dimentichi completamente, non tornerai mai più a casa. Io ho fatto di tutto per ricordare il mio."

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