Parlando di diritto alla vita, vogliamo portare la vostra attenzione sul film "The green mile" (Il miglio verde). Il film è tratto dall'omonimo libro di Stephen King e narra la storia di un uomo, John Coffey, accusato ingiustamente dell'omicidio di due bambine. l'uomo viene condotto nel carcere di Cold Mountain e condannato a morte. Tra i suoi carcerieri c'è Paul Edgecombe, che si accorge subito di quanto particolare sia il nuovo prigioniero. John, infatti, nonostante sia molto imponente dell'aspetto, dimostra di avere il comportamento simile a quello di un bambino timoroso, ma soprattutto nasconde un dono. È infatti in grado di guarire Paul e Mr Jingle, il topolino del prigioniero Delacroix. All'interno del carcere accadono diverse cose, tra le quali la morte di Delacroix stesso, resa lenta e dolorosa dal crudele carceriere Percy, che portava rancore nei confronti del prigioniero. John ne rimane profondamente scosso. Il giorno della sua esecuzione Paul, affezionato al prigioniero e consapevole della sua innocenza, gli dà la possibilità di fuggire, ma John decide di morire per non sopportare più il male che gli uomini si fanno tra loro.
Nel film vengono mostrate le atrocità e le esecuzioni dei prigionieri in modo dettagliato, ma la cosa che ferisce di più è la soddisfazione dei parenti delle vittime, seduti in prima fila per assistere al macabro spettacolo dell'esecuzione del colpevole, che urla e sic o torce per il dolore. Questo atteggiamento ci porta a riflettere: è veramente giusto tutto questo? Nel cuore di questi macabri spettatori ci sono pregiudizi, rancore e odio, nessuno di loro è disposto a perdonare; bramano di vedere l'interruttore della corrente andare giù, l'unica via possibile è quella della morte.
La bontà di John Coffey non riesce a sopportare e capire la cattiveria umana e, nonostante sia innocente, decide di sacrificarsi.